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Nurburgring: uno sguardo al 2011

Thursday, 6 September 2012 12:15 GMT
Nurburgring: uno sguardo al 2011

Carlos Checa continua nella sua serie incredibile di performance ad alto livello mettendo a segno la pole anche al Nurburgring, staccando di tre decimi Laverty, con Biaggi e Melandri a completare la prima fila, prima fila che risulterà incompleta al via di gara uno a causa di un clamoroso forfait di Biaggi all'ultimo minuto.


Il pilota italiano, infatti, nel corso delle prove del venerdì si procura una frattura impattando contro dei detriti in pista: riesce a disputare le qualifiche, ma alla domenica mattina il dolore è insopportabile. Max le prova tutte ma alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca, privando così Checa del suo avversario più diretto in classifica mondiale. Carlos è praticamente indisturbato nella sua marcia verso la vittoria in gara uno: solo Haga prova a tenergli testa, ma dopo una manciata di giri il rendimento delle sue gomme - più morbide rispetto agli avversari - cala, ed è costretto a staccarsi. Tra i possibili candidati alla vittoria ci sono anche le due Yamaha di Laverty e Melandri, che tuttavia finiscono lunghi in tempi diversi alla RTL-Kurve, perdendo contatto con il duo di testa. Melandri riesce comunque a recuperare e nelle fasi finali è in grado di passare Haga andando ad occupare la seconda posizione sul podio.


La partenza di gara due viene ritardata di un quarto d'ora a causa di un acquazzone improvviso a pochi minuti dal via: si parte con la pista bagnata e l'ordine della griglia di partenza ne risulta rivoluzionato. Rea prova a prendere il comando alla prima staccata, ma finisce lungo ed Haga si porta in testa davanti a Jonathan e Sykes, mentre il poleman Checa non rischia e piomba in undicesima posizione. Haga imprime subito un ritmo molto elevato alla corsa e, complice un altro lungo di Rea alla prima curva, si ritrova con oltre tre secondi di vantaggio all'inizio del quarto passaggio. La pioggia aumenta di intensità e si registra la prima caduta eccellente, quella di Haslam, quindi il meteo dà un po' di tregua fino al nono giro, quando il diluvio si abbatte sul circuito. Cadono a turno Toseland, Aitchison, Rea, Camier e, al tredicesimo giro, il leader Haga. I piloti si sbracciano ripetutamente all'indirizzo della direzione gara, ma la corsa non viene interrotta fino al quattordicesimo giro, al raggiungimento del quale viene assegnato punteggio pieno. Il risultato finale è sorprendente, in quanto il vincitore è Sykes, transitato al comando solo dopo la caduta di Haga, ma mai in grado di insidiare il giapponese nel corso della gara: al secondo e terzo posto ci sono Guintoli e Smrz.